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. Warm-up e repertorio per il Chapman Stick       (English version) 
Quello di cui scriverò in questo articolo è frutto della mia personale
esperienza sul Chapman Stick e voglio precisare che non ritengo
assolutamente che il mio sia il metodo migliore per tutti, ma è comunque
ciò che suggerisco ai miei allievi e spero possa fornire una riflessione
positiva: mi ci sono voluti dieci anni per giungere alla conclusione che
per essere coerenti e sereni nelle performances, non sia necessario
concentrarsi esclusivamente sul repertorio, ma riuscire invece ad avere
una solida base tecnico-teorica che fornisca sicurezza alle dita e
all'orecchio e sopratutto, che questi due elementi lavorino in armonia
tra di loro.
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Apparentemente potrebbe sembrare un lavoro eccessivo,ma sfido ognuno
di voi a dividere quotidianamente la propria sessione musicale di esercizio
allo Stick con questa semplice successione e poi saprete dirmi se, dopo un
periodo di prova di almeno un mese come minimo, ne avrete trovato
giovamento o meno (ognuna delle tre parti della sessione dovrebbe poter
avere, più o meno, la stessa durata):
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1) Warm-up
Scale, arpeggi e patterns,cercando di scegliere in base alle proprie esigenze
espressive, ad esempio: se il vostro genere preferito è il Blues potrete
concentrarvi maggiormente sulle pentatoniche, se invece amate il Jazz sarà
necessario esercitarsi su tutto il Sistema Modale con particolare attenzione
alla varietà dei patterns;
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2) Creazione del Repertorio
Concentrarsi solo su un brano ad ogni sessione di studio cercando di non
suonare mai ad una velocità superiore a quella di "comfort-zone" grazie alla
quale saremo in grado di procedere in modo fluido dall'inizio alla fine
dell'esecuzione, l'obiettivo principale di ogni performance;
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3) Composizione
L'attività creativa è forse la più importante nella vita di un musicista, anche
qualora la sua natura fosse prevalentemente quella di interprete e non di
compositore: concentrandosi anche solo sull'improvvisazione, sempre in
modo critico in questa fase della pratica, saremo più liberi e consapevoli
delle nostre potenzialità e del nostro stile personale una volta sul palco, 
ma ancora meglio se riusciremo a dedicare del tempo alla nostra musica
autentica, con enorme beneficio non solo per noi ma anche per tutti coloro
che la potranno apprezzare ascoltandola.
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Sono assolutamente convinto che utulizzando in modo equilibrato questi
tre elementi, il grado di sicurezza e quello di capacità espressiva sapranno
andare di pari passo, sopratutto per le performance con il Chapman Stick,
uno strumento ancora tutto da inventare in termini di potenzialità espressive.
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Molti mi chiedono quanto tempo dedicare alla ricerca del suono e degli
effetti ed io rispondo sempre che purtroppo, a meno che non si disponga
di molto tempo da poter dedicare alla questione, amplificazione ed effetti
costituiscono una "trappola" per lo Stick e se non si fa molta attenzione
si corre il rischio di rubare tempo prezioso alla nostra musica: consiglio
a tutti di cercare di ottenere il miglior compromesso dalla propria attrezzatura
tra naturalezza del tocco e gusto personale, senza ovviamente rinunciare alla
ricerca e alle novità, ma dando sempre maggiore importanza al contenuto
(le note) piuttosto che alla forma (la loro riproduzione elettro-acustica).

Rock and Roll!

Andrea "Atreio" Marcucci
San Quirico d'Orcia, Italia
Abril ' 2017.
www.atreio.it
https://www.facebook.com/atreio
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Grazie Andrea per il vostro interessante guida lavoro musicale
Epakta.
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English version

Warm-up and Repertory on the Chapman Stick, by Andrea “Atreio” Marcucci
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What I am going to write is the result of my personal experience on the Chapman Stick and I really do
not think it is the best method for everyone, but it is what I suggest to my students anyway and I hope
will work as a good bait: I worked for ten years to understand that, to be onest and quiet in performances,
is not important to concentrate on repertory only, but succeed to get a strong thecnic/theoric foundament
indeed that will let your fingers and ears be sure and more, that they will be joined together.
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It could seem to be a lot of work at first sight, but I challenge everyone to organize his daily music session
on the Stick in this simple progression and then you will be able to tell me, after a month, if it really worked
or not (every part of the session should take the same time):
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1) Warm-up
Scales, arpeggios and patterns, trying to choose what you really need, for example: if the Blues is your
favorite genre, you could work on pentatonic scales best, but if you love Jazz you should work on all 
the modes paying attention to a lot of patterns;
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2) Creating the Repertory
Work on one song only at every study session trying not to go faster then your “comfort-zone”
timing: this will let you to play continuosly from start till the end of the song, the goal of every performer;
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3) Composition
Creation activity is maybe the most important matter in musicians life, although you could be an interpreter
at most instead of a composer: working on improvisation, still with criticism in this particular part of the
practice, we will be more free and concious of our capacities and style when on a stage, but better if we are
going to write our authentic music, a gift for us and everyone will love listening to it. 
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My firm belief is that using these three elements equally, your level of confidence and expressivity will ride
together, for Chapman Stick performances in special, a new instrument still to discover.
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A lot of people ask me how is important to spend time for sound research and effects and I still answer that, unfortunately, unless you have a lot of free time in your life for that, amplifiers and effects are a “trap” for
the Stick, and you should be careful to not steal precious time to your music: my advice is to obtain the best
compromise from devices between naturality of touch and personal style, without avoiding the research of
course, but paying more attention to contents (the notes) than to form (how notes sound).
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Rock and Roll
Atreio
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www.atreio.it
https://www.facebook.com/atreio

A great collaboration. Very detailed teaching and at the same time clear guide to develop a learning to reach a professional
level. Many thanks Andrea.
Epakta



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